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Lo scorso 13 Settembre 2019 si è svolta sulla base dell'Aeronautica Militare di Istrana una manifestazione aerea che ha voluto celebrare, in grande stile ed in contemporanea, i 30 anni di servizio dell'AMX e gli 80 anni dalla costituzione del 51° Stormo "Ferruccio Serafini", reparto ivi basato ed il cui 132° Gruppo è l'ultimo nella nostra Forza Armata ad essere equipaggiato con la macchina italo-brasiliana.

L'AMX è un cacciabombardiere leggero, nato principalmente come sostituto del Fiat G-91 in seguito alle specifiche emesse nel 1977 dalla nostra Aeronautica e successivamente a quelle della Forza Aerea Brasiliana (Força Aérea Brasileira, FAB) che necessitava di un velivolo da appggio tattico di caratteristiche grossomodo simili.

Il velivolo venne sviluppato inizialmente da un progetto congiunto di Aeritalia ed Aermacchi risalente ai primi anni '70 e designato come Aeritalia Macchi Experimental (AMX) a cui, in seguito ad accordi tra il nostro Governo e quello brasiliano, che prevedeva la costruzione di sei prototipi per le prove in volo nei due paesi, si aggiunse nel 1981 la brasiliana Embraer con una quota di partecipazione al progetto di circa il 30%.

Costruito in 192 esemplari consegnati a partire dal 1988 che includono le due varianti mono e biposto (AMX-T) il velivolo è designato in seno alla nostra Aeronautica nelle due versioni rispettivamente come A-11 e TA-11.

Il "Ghibli (nomignolo adottato per il velivolo) ha equipaggiato nel corso del tempo vari Gruppi inquadrati nel 2°, 3° e 32° Stormo, oltre al 51°, presso il quale nel giro di pochi anni terminerà la propria carriera.

Utilizzato operativamente per la prima volta nell'ambito della Operation Allied Force in Kosovo nel 1999, e successivamente nelle campagne che hanno coinvolto la nostra Aeronautica in Afghanistan, Libia e contro il Daesh, il "Ghibli" ha sofferto di un lungo periodo di gestazione, conclusosi solo alla metà degli anni '90.

L'attività operativa del velivolo è stata sospesa per due volte, nel 1991 e nel 1996 in seguito ad incidenti imputabili principalmente ai problemi che hanno afflitto l'apparato propulsivo del velivolo il Rolls-Royce RB.168-807 "Spey".

In seguito a quest'ultimo "stop" vennero decisi interventi di rinnovamento che però risultarono economicamente troppo costosi per poter essere estesi a tutta la flotta e in particolare alla prima tranche di produzione, ragione per cui fu deciso di procedere alla radizione dei primi 69 esemplari costruiti, riservando le modifiche ai rimanenti 67.

Nel 2005 cinquantadue esemplari vennero ulteriormente aggiornati allo standard "ACOL" (Adeguamento Capacità Operative e Logistiche) che , tra le altre migliorie, ha introdotto la possibilità di utilizzare armamenti a guida GPS, espandendo notevolmente la varietà di carichi bellici trasportabili dal velivolo e ne ha soprattutto grandemente aumentato l'efficienza e la precisione ognitempo, anche grazie agli aggiornamenti avionici e alla loro integrazione con gli apparati per la visione notturna (i cosidetti NGV, "Night Vision Goggles") dei piloti.

La celebrazione di Istrana, alla presenza dei più alti gradi dell'Arma, primo fra tutti il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, ha visto l'affluenza di un nutritissimo gruppo di ospiti che hanno potuto ammirare la ricca mostra statica allestita sui piazzali della base e le esibizioni in volo della pattuglia "Legend", composta da un MB.326, un T-6, un SF.260 ed un G.46, di quelle di una formazione di AMX e naturalmente la performance della nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale che ha concluso le attività di volo.

Nell'occasione della celebrazione, gli specialisti del 51° hanno presentato 4 AMX con colorazioni speciali; uno completamente celebrativo per i 30 Anni della macchina in una accattivante livrea nera, e tre, tra i quali un biposto, a cui sono stati applicati sui due lati della deriva colori ed emblemi di sei dei sette gruppi di volo presso cui, nel tempo, il "Ghibli" ha servito (è mancante il solo 311° Gruppo del Reparto Sperimantale Volo): il 14° Gruppo del 2° Stormo, il 28° Gruppo del 3° Stormo, il 13° Gruppo del 32° Stormo, il 103° e il 132° Gruppo del 51° Stormo e il 101° Gruppo OCU ("Operational Conversion Unit", Unità per la Conversione Operativa), dapprima inquadrato nel 32° Stormo di Amendola e poi trasferito al 51° dopo l'accorpamento di tutte le restanti macchine ad Istrana.

I velivoli, tra cui l'esemplare biposto che ha portato in volo il Gen. Rosso, hanno effettuato sorvoli del campo in formazione anche insieme ad altri tre velivoli del reparto nella normale livrea operativa grigia mentre il velivolo celebrativo si è esibito in un programma acrobatico che ha dimostrato le capacità di manovra del piccolo cacciabombardiere. All'atterraggio i quattro "special colors" sono stati fatti parcheggiare in una apposita aerea del piazzale, per poter essere ammirati, insieme agli altri velivoli in mostra statica.

Tra i velivoli esposti, di fatto una panoramica di buona parte degli assets di prima linea in dotazione alla nostra Aeronautica a partire dai velivoli da collegamento fino a quelli di punta, sottolineiamo la presenza di un Eurofighter marcato "51-01", la prima apparizione in pubblico di un velivolo di questo tipo con insegne e codici del 51° Stormo.

Non è un caso che, in una zona di piazzale ben delimitata, controllato a vista, facesse bella mostra di se uno dei primi esemplari di F-35A consegnati al 32° Stormo dell'Aeronautica Militare. E' il velivolo di quinta generazione scelto dalla nostra Aeronautica che segnerà il definitivo pensionamento del piccolo cacciabombardiere italo-brasiliano, cosi' come del più pesante Tornado, e si tratta sicuramente di un quantum-leap in termini di capacità operative, cosa che non stupisce, visti i trent'anni di progressi tecnologici e i ben diversi costi di acquisizione che separano i velivoli.

A dispetto di una vita operativa inizialmente travagliata, l'AMX ha saputo con il tempo guadagnarsi il rispetto e la fiducia non solo di piloti e specialisti dell'Arma Azzurra, ma anche di coloro che durante le operazioni reali e le campagne di addestramento in giro per il mondo (ad esempio le varie "Red Flags" che si tengono annualmente nel Nevada), hanno avuto modo di apprezzarne le doti e la relativa rusticità che si traduce in semplicità di utilizzo.

Se gli esemplari in carico alla nostra Aeronautica concluderanno la propria vita operativa nei prossimi quattro-cinque anni a seguito della progressiva entrata in servizio del Lightning II, è invece previsto che gli esemplari brasiliani, a loro volta aggiornati, restino in servizio almeno fino al 2032, e questo ad ulteriore riprova della bontà del progetto.

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