Si è svolta lo scorso 5 Aprile 2024 ad Istrana (TV) la cerimonia per la dismissione dal servizio operativo dell'AMX dalle fila dell'Aeronautica Militare.
Per questa importante occasione, il 51° Stormo, ultimo reparto operativo del velivolo insieme al Reparto Sperimentale Volo, ha voluto organizzare un evento che potesse riunire il maggior numero possibile di persone che avessero in qualche modo legato la propria vita, personale e professionale, al piccolo caccia italo-brasiliano.
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I cancelli della base trevigiana sono stati quindi aperti a tutto il personale in attività o in pensione, volante o meno, che ha operato con il velivolo durante la propria carriera per una grande festa che ha permesso a tutti di salutare questo importante ma spesso sottovalutato assetto della nostra Aeronautica.
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L'AMX nasce dalla necessità dell'aeronautica italiana di trovare un sostituto sia per la famiglia del Fiat (poi Aeritalia) G.91, che alla fine degli anni settanta iniziava a mostrare i propri limiti in confronto alle macchine di nuova generazione allora in sviluppo, sia per la versione da ricognizione RF-104G dello "Starfighter", modello per il quale era comunque prevista la sostituzione con il più prestante (e costoso) "Tornado" nei reparti cacciabombardieri.
Si trovava in una situazione simile anche l'aeronautica brasiliana, che aveva la necessità di sviluppare un valido velivolo per il supporto aereo ravvicinato (CAS - Close Air Support) e fu allora che a livello governativo si decise di integrare le necessità delle due aeronautiche per sviluppare un progetto congiunto, con gli ovvi vantaggi derivanti dalla suddivisione di costi e rischi tra i tre parner industriali coinvolti: Aeritalia (poi Alenia), Aermacchi (poi Leonardo) ed Embraer.
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Inizialmente caratterizzato da problemi tecnici da imputarsi principalmente alla scarsa affidabilità del propulsore utilizzato, il Rolls-Royce "Spey", il velivolo, che volò per la prima volta nel 1984, è entrato ufficialmente in linea nella nostra Aeronautica Militare il 19 Aprile 1989, con la consegna del primo esemplare al 311° Gruppo del Reparto Sperimentale Volo.
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Successivamente il velivolo è stato utilizzato da altri sei Gruppi (13°, 14°, 28°, 101°, 103° e 132°) appartenenti a quattro diversi Stormi (2°, 3°, 32° e 51°) e nel corso del tempo l'affidabilità e l'efficienza della macchina sono cresciute esponenzialmente, in particolare dopo le modifiche effettuate a partire dal 2005 con il programma "ACOL" (Adeguamento Capacità Operative e Logistiche), che ha tra le altre cose permesso l'utilizzo di armamento di caduta a guida laser, rivoluzionato le capacità di navigazione grazie all'integrazione della tecnologia GPS satellitare, e l'impiego notturno grazie alla adozione di equipaggiamenti NGV (Night Vision Goggle).
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Le accresciute capacità operative e l'economicità di esercizio, dovuta principalmente alla relativa semplicità del progetto, lo hanno reso il velivolo di elezione per la partecipazione alle missioni internazionali e, se il coinvolgimento in operazioni come la "Deliberate Force" del 1995 in Bosnia lo ha visto solo parzialmente protagonista, a partire dal 1999 e sopratutto dopo i miglioramenti apportati dal programma "ACOL", l'A-11 "Ghibli" (sigla e nome ufficiali successivamente adottati dagli AMX in seno alla AM) è stato protagonista di tutte le missioni internazionali in cui la nostra Aeronautica si è trovata coinvolta, dal Kosovo, all'Afghanistan, al Nord Africa e all'Iraq.
Dopo 35 anni di intensa attività, è giunto quindi il momento del congedo per il "Topone" (nomignolo affettuoso con cui il velivolo è anche conosciuto in seno ai reparti) e sono stati radunati ad Istrana gli ultimi cinque esemplari volanti, tre biposto, di cui uno apppartenente al Reparto Sperimentale Volo, e due monoposto, in carico al 132° Gruppo del 51° Stormo.
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Il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Gen. di S.A. Luca Goretti, che ha volato durante l'evento su uno degli esemplari biposto, ha presieduto la cerimonia insieme al Comandante del 51° Stormo Col. Emanuele Chiadroni, alla presenza di migliaia di invitati, personale dell'Arma e i loro familiari e di numerose personalità sia militari che civili, in particolare il Ministro della Giustizia On. Carlo Nordio in rappresentanza del Governo e il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti e il Sindaco di Istrana Maria Grazia Gasperini.
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I cancelli della base si sono aperti già dalle 7 per un nutrito gruppo di "spotter" e di appassionati che si sono potuti schierare sotto la torre di controllo dell'aeroporto per poter effettuare le riprese dell'evento a favore di luce, segno evidente dell'attenzione con cui il personale dello Stormo ha voluto gestire l'evento, mentre il grosso del pubblico affluiva lungo i piazzali della base, presso cui era stata allestita una mostra statica.
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Intorno alle 10 e 30, il decollo dei cinque AMX e di due "Eurofighter" del 51° (un monoposto ed un biposto, quest'ultimo con compiti di photo-ship) ha segnato l'inizio delle esibizioni in volo, preceduto dall'arrivo di alcuni velivoli ospiti, primo tra tutti la replica volante dell'imponente Caproni CA-3 immatricolato I-ZANA, che è stato tra i protagonisti delle celebrazioni per il Centenario dalla costituzione dell'Aeronautica dello scorso anno e che dopo l'atterraggio ha preso posto in mostra statica.
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Al decollo dei velivoli di base è seguito l'arrivo di una sezione di quattro MB.339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che dopo alcuni passaggi in formazione con i cinque "Ghibli" si è esibita in un programma acrobatico naturalmente ridotto, sia a causa della copertura bassa delle nubi che per l'esiguo numero di velivoli che ha potuto presenziare l'evento, dato che gli altri esemplari in dotazione al Grupppo sono in corso di preparazione per la ormai prossima stagione di manifestazioni, che quest'anno vedrà anche il loro ritorno in Canada e Stati Uniti per una lunga tournee estiva, dopo una assenza di più di trent'anni dai cieli americani.
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Al termine dell'esibizione della PAN, si è ripresentata sul cielo campo la pattuglia di AMX che ha effettuato sorvoli in formazione e in varie configurazioni, alternati a passaggi veloci e rapide arrampicate dell'esemplare monoposto che per l'occasione è stato adornato dagli specialisti dello Stormo con una suggestiva livrea commemorativa per l'evento di phase-out.
In un simbolico passaggio di consegne una formazione mista composta da un Tornado del 6° Stormo di Ghedi, un F-35A del 32° Stormo e un Eurofighter del 51° si è accodata agli AMX per gli ultimi passaggi prima dell'atterraggio conclusivo dei velivoli partecipanti.
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Al termine del rullaggio i cinque AMX hanno preso posto sotto la tribuna allestita per l'occasione e dopo i discorsi di commiato delle personalità presenti, la folla ha potuto avvicinarsi ai velivoli e al personale presente in un ultimo grande abbraccio della gente con il piccolo caccia ormai in pensione, che per tutti i presenti è stato per tanti anni un vero "amico".
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All'interno del grande hangar del 51° erano stati radunati cimeli e ricordi appartenenti a tutti i gruppi che hanno avuto in uso il "Ghibli", a partire dal 3° RMV, che ne ha curato la manutenzione per così tanti anni, testimoniati anche dai numerosi pannelli fotografici che ne hanno ricordato in immagini la lunga storia.
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La storia dell'AMX non è comunque finita il 5 Aprile. I quattro esemplari rimanenti del 51° Stormo infatti si sono trasferiti in volo l'11 Aprile dalla base di Istrana a quella di Piacenza, dove almeno due di essi dovrebbero essere mantenuti in condizioni di volo insieme agli ultimi due HH-212 recentemente dismessi dal 9° Stormo di Grazzanise, e al G.91 I-AMIC restaurato lo scorso anno e anch'esso protagonista delle manifestazioni del Centenario, e andranno a costituire un primo nucleo di quello che dovrebbe diventare un distaccamento alle dipendenze del MUSAM (Museo Storico dell'Aeronautica Militare, che ha sede a Vigna di Valle), dotando finalmente l'Arma di un reparto "storico" volante, sulla falsariga di quanto già avviene in molte aeronautiche occidentali.
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Con la speranza che il progetto diventi realtà, ci sarà comunque ancora qaulche occasione di vedere volare il "Topone", dato che anche l'esemplare in carico al Reparto Sperimentale rientrato dopo la celebrazione a Pratica di Mare dovrebbe continuare a volare per un certo periodo per effettuare prove sull'utilizzo in campo aeronautico dei biocarburanti, prima della sua definitiva messa a terra e la probabile collocazione in un museo.
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La Redazione di AvioRep.it desidera ringraziare tutto il personale del 51°, e in particolaro il PAO della Sezione Comunicazione Istituzionale dello Stormo, per l'ospitalità prestata e l'eccellente organizzazione dell'evento.
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