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Inaspettata quanto graditissima il 10 Luglio 2023, la visita a Pisa degli Aermacchi MB-339NAT della pattuglia acrobatica nazionale degli Emirati Arabi Uniti, i "Fursan Al Emarat" ("I Cavalieri degli Emirati", inizialmente denominati semplicemente "Al-Fursan", "I Cavalieri").

Gli otto velivoli hanno fatto a scalo a Pisa provenienti da Lamezia Terme e diretti a Parigi Le Bourget durante il loro trasferimento a tappe verso la base inglese di Fairford, dove si sono esibiti nelle giornate di Sabato 15 e Domenica 16 in occasione del Royal International Air Tattoo (RIAT) 2023.

La pattuglia utilizza una versione dello MB-339 denominata NAT (acronimo di "National Aerobatic Team") del tutto simile alla versione PAN in uso alla nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale e frutto della modifica dei velivoli in versione "A" acquistati a metà anni Ottanta dall'allora Aeronautica Militare del Dubai per il proprio Air Wing e successivamente confluiti nella UAE Air Force (Forzee Aeree degli Emirati Arabi Uniti).

A quel gruppo iniziale di velivoli si sono aggiunti ulteriori quattro esemplari provenienti dal nostro 61° Stormo (con matricole MM54508/543/545/546) e modificati nel 2010 a Venegono dalla Alenia (oggi Leonardo) allo standard NAT, il cui acronimo è non sorprendentemente la traduzione letterale della versione PAN in carico al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, per un totale complessivo di dieci velivoli.

Il debutto della relativamente giovane pattuglia, con un passaggio con i fumi colorati di una formazione ridotta di quattro velivoli, è avvenuto il 20 Gennaio 2010 durante una cerimonia sulla base di al-'Ayn ad Abu Dhabi.

L'addestramento acrobatico dei piloti è avvenuta a Rivolto a cura delle nostre Frecce Tricolori e il programma della pattuglia ricalca a grandi linee quello della nostra PAN, con alcune delle figure riprese direttamente dal repertorio della Pattuglia Acrobatica Nazionale, anche se con un display di sette velivoli.

I velivoli, in una accattivante livrea nera e oro e i colori della bandiera emiratina sul ventre delle ali, sono arrivati intorno alle ore 12 e hanno fatto scalo a Pisa solo per una sosta carburante, chiedendo per questo l'assistenza di Handler civili.

Dopo la successiva tratta fino a Parigi, dove hanno trascorso la notte, hanno proseguito il trasferimento verso Fairford, dove sono giunti nella giornata di Martedì. Il loro velivolo di supporto, un C-130 appartenente alla UAE Air Force, dotato di autonomia ben maggiore, ha potuto saltare lo scalo a Pisa, volando direttamente da Lamezia a Le Bourget, dove si è ricongiunto con la pattuglia prima del trasferimento conclusivo a destinazione.

Non si tratta di una novità assoluta per l'Italia dato che gli "Al-Fursan", nel corso del primo tour Europeo nel Luglio 2012 furono ospiti della base di Rivolto, dove i loro piloti sono stati addestrati e dove si trattennero per alcuni voli insieme alle nostre Frecce prima di proseguire il viaggio per esibirsi dapprima al RIAT e successivamente essere tra i protagonisti dell'Airshow di Jesolo di quell'anno, tuttavia lo è per il nostro scalo e rappresenta un ritorno nei cieli europei dopo più di dieci anni di assenza.

In questa pagina una carrellata di immagini che i disponibilissimi equipaggi dei velivoli, che ovviamente ringraziamo, ci hanno concesso di effettuare durante la loro attesa per l'arrivo del mezzo di rifornimento, al termine del quale, intorno alle 1430, hanno potuto riprendere il lungo volo di trasferimento.

Al termine del Royal International Air Tattoo "I Cavalieri" hanno intrapreso il viaggio di rientro, che li ha visti tornare a Pisa il 18 Luglio, provenienti da Le Bourget, per una nuova tappa di rifornimento. Il volo è poi proseguito per l'aeroporto di Lecce-Galatina, sede del 61° Stormo, reparto a cui alcune delle macchine sono appartenute e dove hanno sostato per la notte. A causa di ritardi nel rifornimento a Parigi, i velivoli sono giunti a Pisa in due diverse "flight", una prima di sei macchine, con callsign "UAF440" e una seconda con le ultime due, con callsign "UAF441".

A metà pomeriggio il decollo di questa ultima sezione si è concluso con un alto sorvolo del campo secondo la normale procedura di decollo strumentale, prima di dirigere verso sud, per ricongiungersi con il resto della pattuglia.

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