Loading...


Loading...

Dopo quella che è sembrata a tutti gli appassionati una attesa infinita, si è svolta lo scorso 17 e 18 Giugno a Pratica di Mare (RM) la "Manifestazione Aerea del Centenario", apice delle celebrazioni per il centesimo anniversario dalla costituzione della nostra Aeronautica Militare, che ricorre quest'anno. C'era grandissimo interesse per questo evento, che si preannunciava di altissimo livello e le aspettative non sono state certamente disattese. Era infatti da molto tempo che non si assisteva in Italia ad una manifestazione di queste dimensioni e l'evento non ha mancato di attirare numerosissimi appassionati anche dall'estero, portando a superare la soglia delle centomila presenze in ciascuna delle due giornate dedicate al pubblico.

L'evento è stato preceduto Venerdì 16 Giugno da una apertura di prova dedicata alla stampa, alle associazioni e ai parenti dei militari in servizio mentre la giornata conclusiva di domenica ha visto la presenza, oltre che del Minstro della Difesa Guido Crosetto e del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Gen. di S.A. Luca Goretti, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha assistito alle fasi conclusive dell'intera manifestazione.

Ad un programma di volo ricchissimo, che abbracciava tutta la giornata e che si è ripetuto in maniera simile nelle tre date, si è affiancata una altrettanto ricca mostra statica che comprendeva tutti gli assetti attualmente in servizio nella nostra Aeronautica e una ulteriore aerea espositiva chiamata "Campo 100" con diorami viventi a tema aeronautico che ricreavano i più significativi periodi storici per la nostra Aeronautica a partire dal 1923.

In aggiunta a questo, una pletora di stand espositivi, simulatori di volo, aree ed attività dedicate ai più giovani e proiezione di filmati di carattere storico, che insieme ad attività collaterali come il campionato di droni, un area dedicata alla guida sportiva, intermezzi musicali e naturalmente una vasta offerta di punti di ristoro a carattere regionale hanno permesso al numerosissimo pubblico presente di approfondire tutti gli aspetti della attività istituzionale della nostra Arma Azzurra in una giornata di festa in cui ogni componente della famiglia ha trovato un motivo di interesse.

Per questo importante anniversario, l'Aeronautica ha fatto le cose in grande, a partire dalla varietà e quantità di velivoli presenti in statica e in volo, e ha cercato per quanto possibile di esporre almeno un esemplare per ognuno dei modelli più rappresentativi utilizzati durante la propria storia, recente e passata.

A differenza di precedenti occasioni in cui erano stati ospitati in quantità significativa velivoli di altre forze aeree, per questo evento così speciale si è cercato di limitare la presenza di velivoli a quelli attualmente in forza alla nostra Aeronautica o provenienti dai nostri musei, e a quelli ancora volanti in Italia sul registro civile, ricorrendo a velivoli esteri solo nel caso di indisponibilità sul territorio nazionale di modelli ritenuti particolarmente importanti per la nostra storia aeronautica.

Tra questi ultimi, la presenza più significativa è stata certamente quella del TF-104G-M "Starfighter" immatricolato N991SF e soprannominato "Black Beauty" per la sua livrea completamente nera, appartenente alla società americana Starfighters Aerospace e normalmente basato a Cape Canaveral, in Florida, giunto appositamente in Italia a bordo di un C-130 della 46ma Brigata Aerea, per riportare a volare nei cieli italiani un modello che è stato per quaranta anni la spina dorsale della nostra Aeronautica.

Sempre tra le presenze "straniere" volanti segnaliamo due velivoli provenienti dal registro dei velivoli storici francese, un T-33A "Shooting Star" ed un F-86E "Sabre", velivoli ampiamente utilizzati rispettivamnente dai nostri reparti scuola e caccia tra la fine degli anni '50 e la meta' degli anni '70 e presenti in Italia ormai solo con esemplari statici, uno "Spitfire" Mk.V, un P-47D "Thunderbolt" e tre P-51 "Mustang" in diverse versioni provenienti da Inghilterra e Germania.

A questi si sono aggiunti due ormai rari esemplari provenienti dalla flotta dei velivoli storici di proprietà della austriaca "Red Bull", un quadrimotore DC-6B, modello usato per i trasporti di Stato dai precursori dell'odierno 31° Stormo e un P-38 "Lightning", utilizzato con "Spitfire", "Mustang" e "Thunderbolt" dai nostri reparti nell'immediato dopoguerra.

Presenze "straniere" solo in mostra statica un F-16C del 510th Fighter Squadron dell'USAF di base ad Aviano (la nostra Aeronautica ha utilizzato per quasi dieci anni gli F-16A/ADF come misura ad interim in attesa delle consegne di EFA ed F-35A), e due P.149D provenienti dal registro civile tedesco.

Il P.149D in realtà non è mai stato usato dalla nostra Aeronautica ma è stato direttamente sviluppato dal biposto Piaggio P.148, utilizzato in una settantina di esemplari come addestratore di primo periodo, velivolo da collegamento e per il traino alianti fino alla fine degli anni '70. I due modelli sono simili ma la differenza più evidente consiste nella struttura del carrello, fisso a triciclo posteriore sul P.148, retrattile e anteriore sul quadriposto P.149D, che è stato utilizzato come velivolo scuola principalmente dalla Luftwaffe (costruito anche su licenza dalla tedesca Focke-Wulf), motivo per il quale numerosi esemplari volanti sono ancora presenti sul registro civile tedesco.

A completare il quadro due Fokker S-11 "Instructor" olandesi, addestratori ad elica risalenti alla fine degli anni '40 e costruiti su licenza in 180 esemplari anche in Italia dalla Macchi con la denominazione di M.416, che operarono nei reparti da addestramento primario e successivamente come velivoli da collegamento nella nostra Aeronautica fino ai primi anni '60. Dal Fokker S-11 deriva anche il Piaggio P.148, che ne è un evoluzione.

Di assoluto interesse però la presenza di due velivoli storici di progettazione e costruzione italiana, riportati in condizioni di volo solo pochissimi giorni prima della manifestazione, per i quali c'era grandissima attesa, e che entrano con questa occasione nel circuito delle manifestazioni aeree nazionali ed internazionali.

Il primo in ordine cronologico è la splendida riproduzione di un Caproni CA-3, coronazione di un ambizioso progetto nato con l'intenzione di ricostruire un esemplare del primo bombardiere operativo della storia, entrato in servizio nella Regia Aeronautica nel 1917, partendo dai piani originali di costruzione del velivolo, donati dalla Famiglia Caproni e integrati dove necessario con soluzioni costruttive moderne. Inutile dire che il maestoso trimotore appartenente alla collezione di velivoli storici della Fondazione Jonathan, che aveva l'onore di aprire il programma di volo accompagnato dalla replica di uno Spad XIII appartenente alla stessa collezione, è stato tra i velivoli più ammirati.

Il secondo è il risultato di un progetto altrettanto ambizioso, quello che ha riportato in condizioni di volo un FIAT G-91R, cacciabombardiere leggero a getto di progettazione e costruzione interamente italiana, impiegato in larga misura dalla nostra Aeronautica e dalla tedesca Luftwaffe (e in numeri più limitati dalla Aeronautica portoghese) a partire dal 1960 e fino alla metà degli anni '90, di cui sono sopravvissuti numerosi esemplari statici ma nessuno prima di questo in condizioni di volo.

Il lavoro e gli ostacoli incontrati per riportare in vita questo velivolo sono stati numerosi ed è stata una vera corsa contro il tempo per completare il lavoro e certificare il velivolo, iscritto nel registro aeronautico civile italiano con la matricola I-AMIC, giusto ore prima del trasferimento in volo del velivolo da Piacenza (dove è stato ricostruito) a Pratica di Mare, dove è atterrato nel primo pomeriggio del 15 Giugno.

La scaletta delle esibizioni si è ripetuta in maniera simile nell'arco delle tre giornate, anche se in maniera non identica a causa di piccoli inconvenienti tecnici ad alcuni dei velivoli, successivamente risolti, che hanno costretto gli organizzatori a modifiche dell'ultimo minuto che non hanno comunque stravolto il programma.

L'unico inconveniente di nota, quello che purtroppo ha privato il pubblico accorso nella giornata di Sabato 17 dell'esibizione in volo del TF-104G-M, costretto a terra per un problema ad una valvola carburante e risolto solo durante la notte.

Il programma di volo, aperto dal decollo e dai passaggi della replica del Caproni CA-3 I-ZANA e dello Spad XIII I-JONA, proseguiva con l'esibizione del bellissimo T-33A francese con registrazione F-AYMD (unico esemplare volante di questo tipo basato in Europa), e con quella dei velivoli Red Bull, dapprima il DC-6B OE-LDM, seguito dallo splendido P-38L immatricolato N25Y che sottolineava con fumi bianchi i momenti culminanti della propria esibizione.

A seguire era la volta di una spettacolare pattuglia di ben tre FIAT G.46 tuttora presenti nel registro dei velivoli storici italiani (con registrazioni civili I-AEKA/AEKT/GIGE) e successivamente toccava al North American T-6D "Texan" immatricolato I-SSEP concludere la parte dedicata ai velivoli da addestramento postbellici.

Le esibizioni proseguivano poi con i passaggi in formazione ed individuali dei "caccia intercettori", ovvero F-86E, TF-104G-M, EFA ed F-35A, un vero e proprio sunto dei modelli di punta della caccia italiana dagli anni '50 ad oggi, ed analogamente è stata poi la volta della formazione dei "cacciabombardieri", composta da un "Tornado" ECR del 6° Stormo di Ghedi, da un bellissimo AMX in livrea commemorativa per gli 80 Anni del 103° Gruppo del 51° Stormo, e dall'ammiratissimo G-91R I-AMIC che vestiva la livrea della PAN.

La scaletta di Venerdì 16 ha visto una significativa variazione rispetto a quella dei due giorni "ufficiali" successivi, dato che la sempre attesa esibizione delle Frecce Tricolori è avvenuta alla fine del programma mattutino anzichè al termine della giornata come di consueto, per permettere alla PAN di trasferirsi temporaneamente a Verona per effettuare il sorvolo dell'Arena, previsto in serata.

Significativamente il personale del 313° Gruppo ha voluto ricordare la recentissima scomparsa per un incidente aereo su un velivolo civile del Maggiore Alessio Ghersi, "PONY5", il cui nome figurava insieme a quello del Maggiore De Cecco sul "PONY10", a sottolineare il legame fortissimo che riunisce in un'unica grande famiglia tutti gli appartenenti alla PAN e più in generale all'Arma Azzurra.

Al termine della sempre impeccabile esibizione della PAN, ha preso il volo lo "Spitfire" Mk. V che ha concluso la prima parte delle esibizioni, riprese poi nel primo pomeriggio con le performance del P-47D e dei tre P-51, a cui è seguita la spettacolare esibizione dell'HH-139, che nelle mani dei piloti del 15° Stormo ha dimostrato le propie doti di manovrabilità e ha eseguito una simulazione di soccorso e recupero a mezzo del verricello, uno dei compiti primari del velivolo, utilizzato ampiamente anche in occasione delle calamità che hanno recentemente colpito l'Emilia Romagna.

Successivamente il programma è entrato nel vivo, con il decollo della "Formazione Legend", composta da ben otto velivoli che hanno rappresentato in passato e rappresentano oggi i principali modelli utilizzati dalla nostra Aeronautica per l'addestramento basico, intermedio ed avanzato.

La sezione ad elica comprendeva un SIAI S.208M, un SIAI-Marchetti SF.260EA, tuttora in servizio con il 60° e 70° Stormo rispettivamente, un FIAT G.46 ed il North American T-6D civili, mentre la sezione a getto vedeva la presenza di due Macchi MB.326 (un biposto in versione E ed un ancor più raro monoposto da attacco in versione K, entrambi di proprietà civile) un Macchi MB.339CD e un nuovissimo Macchi T-346A entrambi appartenenti al 61° Stormo.

Con il sorvolo della "Formazione 100", composta da otto T-346A, otto EFA e sei F-35A che componevano il numero "100", iniziava quindi una imponente parata aerea a cui hanno preso parte praticamente tutti gli assetti ad ala fissa e rotante oggi in servizio nella nostra Aeronautica.

Aperta dal sorvolo di un velivolo a pilotaggio remoto MQ-9 "Reaper" in carico al 32° Stormo, è proseguita con il sorvolo di pattuglie appartenenti a tutti i reparti e a tutte le specialità dell'Arma Azzurra, affiancando a modelli che rappresentano il presente ed il futuro dell'Arma, come gli F-35A e gli HH-101, altri che sono ormai al termine della loro carriera operativa, come gli AMX e gli AB.212, passando per tutto l'inventario in dotazione ai nostri reparti da caccia, bombardamento, trasporto, pattugliamento, addestramento, soccorso e ricognizione.

Le esibizioni degli F-35A e B e quelle dei velivoli in carico al Reparto Sperimentale Volo, EFA, T-346A e C-27J hanno infine concluso il lunghissimo programma di volo che ha tenuto tutti con la testa all'insù per non meno di otto ore complessive.

La vicinanza della linea di volo al perimetro di contenimento del pubblico ha permesso tra l'altro a quest'ultimo di interagire con gli equipaggi, che hanno accolto con simpatia le richieste degli appassionati per selfie ed autografi.

Se le esibizioni in volo erano per molti dei presenti il principale motivo di interesse della manifestazione, per altrettanti lo è stato anche il poter ammirare i tantissimi velivoli in mostra statica. Interessantissimo a questo proposito è stato l'allestimento del "Campo 100", di fatto un diorama vivente inteso come percorso allestito sopra una rappresentazione del logo del Centenario e diviso in sezioni storiche che hanno voluto ripercorrere la storia della nostra Aeronautica Militare dalla sua costituzione fino al recente passato e al prossimo futuro.

Ogni sezione del diormama prevedeva una selezione di velivoli e mezzi che hanno operato in quel determinato periodo storico, animati da figuranti opportunamente abbigliati. Si è quindi potuto essere testimoni di come dovevano apparire le Officine Caproni ai primi del secolo scorso, così come i campi d'aviazione realizzati durante il secondo conflitto mondiale in Nord Africa, con gli improvvisi allarmi aerei annunciati dalle sirene da campo, che obbligavano tutto il personale in servizio ad abbandonare le attività in corso per recarsi ai propri posti di combattimento.

La sezione finale di "Campo 100" mostrava invece un interessante panoramica dei velivoli dismessi nel recente passato (alcuni dei quali erano esmplari ancora volanti come velivoli storici "civili") ma anche la logistica presente e futura dell'Arma, quella che permette oggi alla nostra Aeronautica di poter operare in ogni parte del mondo mediante il dispiegamento di infrastrutture di servizio mobili e aerotrasportabili.

Naturalmente "Campo 100" rappresentava solo la parte prettamente storica dell'esposizione statica, e se alcuni dei velivoli esposti nei diorami viventi, ad esempio i Macchi C.202 e C.205, erano ricostruzioni e non macchine originali (i pochi esemplari originali rimasti sono conservati nei musei, primo tra tutti il MusAM - Museo Storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle, riaperto ale pubblico dopo piu' di un anno di ristrutturazione proprio lo scorso 16 Giugno), la totalità dei velivoli esposti altrove era invece costituita da velivoli attualmente in servizio o comunque reali ma non piu' operativi.

Tra i velivoli presenti in statica più interessanti e meno comuni vogliamo ricordare il recente G.550 CAEW (era esposta la MM62293/14-11), appartenente al 71° Gruppo G.E. (Guerra Elettronica) del 14° Stormo, di base proprio a Pratica di Mare, versione da sorveglianza elettronica del popolare Grumman "Gulfstream" civile, un P-72A (MM62279/41-01), versione antisom e da pattugliamento marittimo dello ATR-72 civile, in carico al 41° Stormo di Sigonella (CT), ma anche un EC-27J (CSX62225/46-90) della 46a Brigata Aerea di Pisa tuttora impegnato nei test, che sfoggiava un nutrito ed inedito set di antenne nella parte anteriore della fusoliera, segno evidente dell'installazione di nuove apparecchiature per il disturbo dei segnali e la guerra elettronica per questa versione "JEDI" (Jamming and Electronic Defence Instrumentation) del popolare velivolo da trasporto tattico.

In aggiunta a questi, erano esposti anche esemplari di KC-767A (la cui capace stiva era stata allestita per l'occasione a centro multimediale), KC-130J, EFA, AMX, "Tornado", MB.339, P-180, HH-101, T-500, S.208M, SF.260EA, MQ-1 "Predator" ed altri ancora, e tutti questi, accessibili al pubblico e con gli equipaggi a disposizione dei visitatori, sono stati presi letteralmente d'assalto da giovani e meno giovani, in attesa di poter salire a bordo o sistemarsi nei cockpit per la foto di rito, con lunghe ed ordinate file iniziate dall'apertura dei cancelli e finite solo con la conclusione della manifestazione.

Gettonatissimi dal pubblico, specie nelle ore più calde della giornata, anche gli hangar in cui erano stati allestiti stand espositivi di numerose aziende aerospaziali che collaborano con la nostra Aeronautica, ed altri dedicati ai più giovani con numerose postazioni dedicate alla simulazione di volo e a tutti gli altri aspetti riguardanti l'operatività della Forza Armata, dalla metereologia alla prossima frontiera, lo spazio suborbitale, anche nell'occasione della partecipazione alla prima missione commerciale di "Virgin Galactic".

Non mancava una sezione multimediale con la proiezione di filmati anche d'epoca (alcuni ricolorati digitalmente e riportati a nuova vita con innovative tecniche che fanno uso dell'intelligenza artificiale) e numerosi stand in cui era possibile acquistare gadget, modellini, stemmi dei vari reparti, il merchandising legato al Centenario e naturalmente vestiario a tema aeronautico.

Il lento defluire dei visitatori dopo il termine delle esibizioni in volo, che comunque non segnavano la fine della manifestazione dato il numero di eventi collaterali ancora in corso di svolgimento, ha permesso ai numerosissimi appassionati di poter riprendere i velivoli in linea di volo e in mostra statica con maggiore tranquillità, e va sottolineata la pazienza e la gentilezza con cui tutto il personale della base (dalla sicurezza a coloro che hanno garantito con i pullman il trasferimento dei visitatori dagli ingressi alle aeree dedicate e viceversa) ha affrontato una sfida del genere e ha sopportato la presenza del pubblico fino all'ultimo minuto.

E' evidente che i vertici dell'Arma Azzurra si stanno rendendo conto che i tempi cambiano, e che la partecipazione della gente alla vita della Forza Armata non può che renderla più consapevole del ruolo attivo, non solo di difesa ma anche di supporto alla popolazione, che ne definisce i compiti istituzionali.

Ci è sembrato che con le celebrazioni in atto per questo primo Centenario, l'Aeronautica Militare abbia consolidato un cammino di apertura e condivisione che ci auguriamo non si esaurisca con i festeggiamenti di quest'anno.

Anche se questa manifestazione, che segnava il "clou" delle celebrazioni per questi primi cento anni di storia, è ormai alle spalle, gli appuntamenti non sono certo finiti e continueranno fino alla fine di Dicembre. Non possiamo che suggerirvi di prestare la massima attenzione agli eventi che coinvolgeranno le basi e le infrastrutture a voi più vicine, magari seguendo la pagina Facebook dell'Aeronautica Militare o gli altri canali "social" dell'Arma Azzura e non possiamo che congedarci con un grande "Grazie!", dedicato alle donne e agli uomini dell'Aeronautica Militare che hanno reso possibile tutto ciò che abbiamo cercato di raccontare in questo articolo.

***

Indietro

Loading...