La fase logistica dell'esercitazione è iniziata il 3 Ottobre con l'arrivo del primo velivolo appartenente al 15° Air Wing di Melbroek (Belgio) che, nella settimana successiva ed insieme ad altri due velivoli dello stesso reparto, ha trasferito il materiale, le attrezzature ed il personale (circa 90 persone) necessario al supporto del contingente.

Scopo dell'esercitazione era quello di far familiarizzare gli equipaggi belgi e lussemburghesi con teatri operativi diversi dai propri e sviluppare l'interoperabilità con altri reparti della NATO, nello specifico, con la 46ma Brigata Aerea dell'Aeronautica Militare ed i suoi assets da traporto, C-130J e C-27J, proseguando l'esperienza avviata in scala più ridotta già l'anno precedente.

L'attività di volo è iniziata il 10 Ottobre ed è terminata il 27 dello stesso mese, periodo durante il quale gli A400 hanno effettuato una sessantina di missioni utilizzando quattro diversi velivoli, incluso l'unico esemplare appartenente alle Luxemborg Armed Forced (codice CT-01), che in base ad accordi bilaterali è comunque inquadrato nel 15° Air Wing della Belgian Air Force.

Le operazioni svolte dai "Grizzly" (nomignolo con cui è maggiormente conosciuto il velivolo) hanno interessato basi in diverse regioni italiane e hanno visto i velivoli del 15° AW impegnati in missioni di familiarizzazione con il territorio, aviolancio, navigazione sia diurna che notturna in solitario e in formazione, e operazioni su piste semipreparate.

Congiuntamente ai velivoli della 46ma Brigata Aerea, gli A400M hanno effettuato aviolanci di uomini e materiali sulle aree di lancio predisposte di Pontedera, Lucca e Siena, normalmente utilizzate dai velivoli della Brigata, navigazione a bassa quota in particolare sull'Umbria e procedure di "touch and go" addestrativi a Cervia e a Piacenza.

L'americana Lockheed ha fatto parte del consorzio di costruttori che diede vita al programma, insieme alla francese Aerospatiale, alla inglese British Aerospace e alla tedesca MBB, per poi uscirne nel 1989 e dedicarsi allo sviluppo di una versione evoluta del proprio C-130, la versione "J", acquistata in seguito anche dalla nostra Aeronautica e che ha di fatto portato il nostro paese ad abbandonare il progetto di dotarsi dell'Atlas.

Il velivolo è oggi in servizio con le aeronautiche di Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Belgio, Lussemburgo e Malesia, e verrà adottato anche da Indonesia e Kazakistan. Con un peso massimo al decollo di 141 tonellate, in termini di capacità e dimensioni, il velivolo si pone a metà strada tra i trasporti tattici come il C-130 e quelli strategici come il C-17 e in quest'ottica è in grado di svolgere un ampia gamma di missioni.

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