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Il "Tiger Meet" è una esercitazione a cadenza annuale che coinvolge i reparti aerei della NATO e dei propri alleati nel cui stemma è presente una tigre o un felino ad essa assimilabile. Vede le sue origini nel 1960, con una goliardica riunione tra il 79° Tactical Fighter Squadron dell'USAFE, allora basato a Woodbridge in Gran Bretagna, e il 74° Squadron della RAF, su iniziativa del Comandante di quest'ultimo reparto che, appena equipaggiato con i nuovi BAC "Lightning", era desideroso di mostrare il nuovo acquisto alla controparte americana, dotata all'epoca di North American "Super Sabre".
Tra le due unità, che avevano la tigre come simbolo di reparto, già da alcuni anni esistevano rapporti di amicizia che avevano portato a scambi e incontri di tipo sociale e culturale, ma è solo in quell'anno che si decide di effettuare un vero Squadron Exchange che getta le basi per la promozione di reciproca collaborazione, solidarietà, interoperabilità, miglioramento delle capacità operative e superamento delle problematiche comuni, ovvero gli stessi principi che oggi, a più di sessant'anni di distanza, rimangono la ragione d'essere di queste esercitazioni.

A partire dal 1961, anno del primo "Tiger Meet" ufficiale, quello che diventa il "Club delle Tigri" si estende all'Escadron de Chasse 01.012 dell'Armee de l'Air francese ed inizia una sistematica ricerca dei reparti NATO che hanno la tigre come proprio simbolo e a cui viene rivolto l'invito, tramite canali ufficiali, ad unirsi.
Si racconta che quando l'invito arrivò ai reparti tedeschi, che furono felici di aderire, l'eventuale presenza di velivoli "con la croce di ferro" sul suolo britannico a poco più di quindici anni dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale non fosse particolaremnte ben vista dalla RAF, ma che fu proprio questo genere di esercitazioni a dare la spinta che serviva per il superamento di differenze, pregiudizi e sopiti rancori che hanno portato al rafforzamento dei rapporti tra le nazioni aderenti alla NATO.
Oggi i reparti membri "effettivi" del Tiger Club sono ventiquattro, appartenenti alle aeronautiche della Alleanza, più altri nove "onorari", sette di reparti americani dell'USAF (tra cui il 79° FS), della Guardia Nazionale e della Marina, uno canadese e uno indiano.

La effettiva partecipazione alla annuale esercitazione dipende ovviamente dagli impegni operativi di ciascun reparto e quindi ogni edizione differisce dall'altra anche in termini operativi a seconda di quelli partecipanti e accade sovente che siano comunque presenti "osservatori" di quelli che non hanno potuto inviare velivoli o di reparti e forze aeree non ancora facenti parte del Club.

Ogni anno viene designato un reparto "ospite" e quindi la sede dell'esercitazione cambia.

Nel 2023, anno del Centenario dell'Aeronautica Militare, l'onore (e l'onere) di ospitarla è toccata al XII Gruppo del 36° Stormo della nostra Aeronautica, dotato di "Eurofighter", e la base di Gioia del Colle è diventata, dal 2 al 13 Ottobre, la tana delle tigri.

Può incuriosire il fatto che lo stemma del XII Gruppo, reparto ospitante, abbia come simbolo un cavallino rampante piuttosto che un felino e ci si può chiedere quale sia la ragione per cui il XII sia un membro effettivo del Club: è dovuto al fatto che una delle Squadriglie che lo compongono è la famosa 351a Squadriglia delle "Tigri Bianche", che vede la sua nascita nel lontano 1939 e che durante la sua lunga e gloriosa storia è stata anche, per un breve periodo a metà anni cinquanta e prima della nascita delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica ufficiale della nostra Aeronautica.

E' tradizione che ogni gruppo di volo partecipante alla esercitazione adorni uno dei propri velivoli con una livrea celebrativa che richiami il Tiger Meet ed il proprio reparto e si capisce quindi come, anche per gli appassionati, questa diventi uno degli eventi "clou" della stagione.

L'Aeronautica Militare ha quindi organizzato nella giornata del 6 Ottobre uno "Spotter Day" che ha permesso ad un nutrito gruppo di fotografi provenienti da tutta Europa e non solo, di assistere ai decolli e al successivo rientro dei velivoli coinvolti durante una giornata tipo dell'esercitazione.

All'edizione di quest'anno hanno partecipato 16 reparti di volo appartenenti a 12 diverse nazioni NATO e alleate, a cui si sono aggiunti ulteriori reparti esterni e di supporto. Ogni reparto ha portato dai due ai sette velivoli per un totale di quasi 80 aeromobili che hanno affollato tutti i piazzali della base di Gioia del Colle e che durante i giorni dell'esercitazione hanno visto l'avvicendamento di ulteriori macchine e l'afflusso di numerosi velivoli da trasporto a supporto dei vari contingenti presenti.
Ad ognuno dei gruppi è stata qundi assegnata un area di piazzale che ha ospitato sia la linea di volo che le strutture mobili destinate al personale e alla manutenzione dei velivoli. Nelle giornate operative, il programma si è succeduto in maniera simile con due diverse missioni giornaliere per ogni gruppo di volo, impegnati in una sessione mattutina ed una pomeridiana.

La sequenza dei decolli iniziava con un velivolo radar, nell'occasione uno dei due E-2C "Hawkeye" appartenenti alla unità 4F della Marina francese rischierati per l'occasione a Gioia e normalmente basati a Lorient, per coadiuvare il controllo dei radar di terra nella guida di tutti i velivoli coinvolti e a cui si univa anche un E-3 AWACS del contingente NATO decollato direttamente dalla FOB (Forwad Air Base) di Trapani.
I decolli proseguivano poi con la partenza delle sezioni da caccia e bombardamento dei vari contingenti, che quest'anno vedevano, oltre agli "Eurofighter" dei padroni di casa del XII gruppo del 36°Stormo, anche quelli appartenenti al TaktLwG 74 della Luftwaffe e a quelli del 2nd Staffel dell'Aeronautica austriaca, ai numerosissimi F-16 (in varie versioni e configurazioni) appartenenti al 31 Smd delle Belgian Air Forces, al 335 Mira delle Forze Aeree greche, all'Esq 301 di quelle portoghesi, al 192 Filo di quelle turche e al 6 Elt di quelle polacche.

Altri caccia coinvolti erano i non comuni SAAB JAS-39 "Gripen" sia in versione mono che biposto (C/D) appartenenti al 211 TL delle Forze Aeree ceche e al 101/1 Squadron di quelle ungheresi, i Dassault "Rafale" e i "Mirage" 2000D dell'ECE 1/30 dell'Armee de l'Air, e gli F/A-18 dello Staffel 11 dell'aeronautica svizzera.

La Germania era presente anche con un nutrito contingente di "Tornado" in versioni IDS ed ECR del TaktLwG 51/1 della Luftwaffe, e con uno degli interessanti "Learjet" della compagnia civile GFD, normalmente basati a Hohn e specializzati nell'impiego come simulatori di minacce esterne grazie alle dotazioni elettroniche di cui questi velivoli sono stati dotati.

A completare l'elenco dei reparti e lo spettro delle missioni effettuate durante le fasi dell'esercitazione non possiamo dimenticare la componente elicotteristica rappresentata dagli HH-101A "Caesar" del 21° Gruppo del 9° Stormo della nostra Aeronautica di base a Grazzanise e utilizzati per le operazioni speciali e nelle missioni di "Combat SAR" per il recupero degli equipaggi caduti oltre le linee nemiche, ed il contingente dell'Aviazione dell'Esercito francese, presente con quattro elicotteri utility/scout SA-342 "Gazelle" e due elicotteri da attacco EC-665 "Tigre" tutti appartenenti allo EHRA 3 di base a Etain-Rouvres.

Il serrato decollo dei velivoli è durato ininterrottamente per quasi 90 minuti e dopo la partenza dell'ultimo gruppo, praticamente senza soluzione di continuità, è iniziato il rientro dei velivoli decollati per primi.

La sequenza di atterraggi si è protratta per l'ora successiva fino al rientro dello stesso "Hawkeye" della marina francese che aveva iniziato per primo i decolli e che per il suo ruolo di "controllore" non poteva che rientrare per ultimo.

Al termine di tutti gli atterraggi, l'involo di un HH-101 del 21° Gruppo nella veste di "photo ship" segnava l'inizio del cosidetto "Elephant Walk" ovvero il rullaggio e successivo allineamento sulla pista principale di Gioia di una aliquota di velivoli di tutti i reparti coinvolti nell'esercitazione per una foto commemorativa dell'evento, che ha riunito in un unico scatto circa quaranta velivoli, tra cui quasi tutti quelli in livrea commemorativa.
Al termine dell'esercitazione il "Silver Tiger Trophy", che viene assegnato a rotazione dal 1977 al gruppo di volo che ha ottenuto i migliori risultati per venire poi rimesso in palio l'anno successivo (e che nell'edizione del 2021 era stato vinto dal nostro XII Gruppo), è stato assegnato al TaktLwG 74 della Luftwaffe e l'"Eurofighter" in livrea tigrata del medesimo reparto è stato anche votato come velivolo con la colorazione più bella.

Agli altri reparti non resta che attendere il prossimo anno, per la prossima edizione del raduno NATO più famoso e colorato, che si terrà proprio in Germania dal 3 al 13 Giugno 2024 sulla base di Schleswig, sede del TaktLwG 51/1 della Luftwaffe.

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