Il progetto del "Parco Tematico & Museo dell'Aviazione" nasce nel 1988 con l'acquisizione di un primo F-84F e si sviluppa negli anni successivi alla caduta del Muro di Berlino, quando, con la fine della Guerra Fredda si rendono disponibili per l'acquisto un gran numero di cellule di velivoli appartenuti alle Aeronautiche dell'ex-Patto di Varsavia ed accantonati in attesa di demolizione. |
Quaranta anni fa il mondo era diverso da quello odierno (a ben vedere non troppo, dati gli ultimi tragici avvenimenti), e i meno giovani tra noi fanatici di aeronautica sono cresciuti con l'alone di segretezza e mistero che permeava i velivoli di costruzione sovietica, come la serie dei "Mig", di produzione Mikoyan-Gurevich (dal Mig-15 al Mig-23/27) o dei massicci Sukhoi. |
Tra gli esemplari degni di nota non si possono non citare i due Mig-21 presenti, un biposto "Mongol-B" esposto con una accattivante livrea tigrata e le insegne della riunificata Luftwaffe e un monoposto Mig-21bis "Fishbed-N" con i colori della aeronautica finlandese, uno splendido Sukhoi SU-17 M4 "Fitter-K" con la mimetica adottata dal 20° Reggimento da bombardamento della VVS (l'aeronautica militare sovietica) ed un esotico Mig-19 "Farmer" (per la precisione uno Shenyang F-6 costruito su licenza in Cina) appartenuto alla aeronautica militare pakistana, con la quale ha preso parte al conflitto contro l'India nel 1971. |
Altrettanto interessanti alcuni esemplari che purtroppo risultano meno "fruibili" da parte dei visitatori in quanto parzialmente protetti da una bassa tettoia che cerca di limitare i danni provocati dalle intemperie e dalla lunga esposizione agli elementi. |
Tra questi, un non comune Mig-23 BN "Flogger-H" nei colori del JBG-37 dell'Aeronautica della Germania Orientale, ed un massiccio Sukhoi Su-7 BMK "Fitter-A" nella classica "livrea" interamente metallica adottata all'epoca dagli intercettori del Patto di Varsavia e appartenuto all'aeronautica cecoslovacca. |
I velivoli mantengono normalmente colori ed insegne che hanno utilizzato durante la loro carriera operativa, che può non essere l'ultima in ordine di tempo, anche se in alcuni casi risulta complesso, se non impossibile, risalire alla storia completa di un determinato velivolo, dato che il reperimento di informazioni su un velivolo militare è normalmente più difficile rispetto a quella delle controparti civili. |
La collezione si è ovviamente modificata nel corso del tempo, dato che il Museo continua tuttora ad acquisire e cedere esemplari. Alcuni di quelli presenti in passato, ad esempio un F-104G tedesco e un An-2 con le insegne croate sono stati ceduti, altri, come un Il-28 polacco è assente per quello che si prevede un lungo periodo di restauro, altri ancora, come un Mig-21 iraniano, sono stati dati in prestito ad altre strutture e allo stato delle cose l'indirizzo preso dall'Amministrazione del Parco è quello di procedere alla vendita o allo scambio degli esemplari doppi. |
Tra i velivoli esposti è nutrita la rappresentanza di velivoli appartenuti alle nostre Forze Armate e in particolare alla nostra Aeronautica Militare. Da segnalare uno dei pochi esemplari rimasti di S-2F "Tracker", esposto con le insegne del 41° Stormo basato a Sigonella con il quale ha militato fino ai tardi anni Settanta, un Lockheed T-33A che reca i codici sella Sezione Standardizzazione Tiri di Decimomannu, dove veniva impiegato per compiti di traino bersagli e collegamento prima dell'arrivo dei più moderni Macchi MB.326 (due esemplari del quale sono presenti altrove nel Parco, uno dei quali verrà ceduto), e un raro Saiman 202/M, addestratore ad elica risalente alla fine degli anni trenta e estensivamente impiegato dalla Regia Aeronautica, attualmente in attesa di restauro. |
Splendido anche un esemplare di F-84F "Thunderstreak" esposto con i colori dei "Getti Tonanti" della 5a Aerobrigata, i precursori dell'odierna Pattuglia Acrobatica Nazionale. A proposito delle nostre "Frecce Tricolori", non ci si può non soffermare sulla presenza di un monumento dedicato alla tragedia di Ramstein del 1988. |
Il 28 Agosto di quell'anno, in occasione di una manifestazione aerea tenutasi sulla base tedesca, la collisione durante un incrocio tra i velivoli del solista della PAN, Ten. Col. Ivo Nutarelli ("PONY10") con quelli del Ten. Col.Mario Naldini ("PONY1", capo formazione) e del Capitano Giorgio Alessio ("PONY2") causò la morte, oltre che dei tre ufficiali ai comandi dei velivoli coinvolti, di 67 spettatori a terra, investiti dai rottami e dal carburante incendiatosi. |
Oltre ai velivoli militari segnaliamo anche la presenza di alcuni velivoli civili, uno dei quali, un DC-3 "Dakota", è decisamente degno di nota in quanto appartenuto dal 1956 al 1963 all'attore americano Clark Gable, periodo durante il quale ha trasportato ospiti illustri, da Marylin Monroe ai futuri Presidenti Kennedy e Reagan. |
Il velivolo è giunto in Italia a metà anni ottanta ed immatricolato I-COFR avrebbe dovuto essere basato a Bergamo per voli cargo locali, ma per motivi non chiari, probabilmante di origine finanziaria e burocratica, non è mai entrato in servizio commerciale nel nostro Paese. Restaurato con la livrea e la registrazione originale, N242AG, è visitabile anche internamente. |
Oggi il Parco Tematico & Museo dell'Aviazione "G.Casolari", immerso nel verde della Valconca, occupa circa 75.000 Mq. di terreno ed è uno dei più grandi in Europa. La parte prettamente aeronautica del Museo comprende, oltre all'esposizione all'aperto di una trentina di velivoli ad ala fissa e rotante sia militari che civili, un padiglione coperto che ospita una esaustiva collezione di tute e divise adottate nel corso degli anni da piloti e specialisti della nostra Aeronautica Militare, documenti, fotografie d'epoca, rare medaglie (alcune appartenute ad Italo Balbo), libri, avionica, componentistica e una pletora di altri cimeli aeronuautici. |
Il sedime del Parco ospita, dal 2004, un padiglione intitolato ad Italo Balbo e segnalato all'esterno della struttura dalla replica di un Fokker Dr.1 che è sede del Museo dell'Aeromodellismo Storico e che contiene una ricca collezione di modelli statici e dinamici per volo libero e vincolato, che comprende anche alcuni esemplari vincitori di premi di categoria e di notevole valore storico. |
In aggiunta a questo il Parco è anche sede del Museo del 2° Gruppo del 121° Reggimento Contraereo dell'Esercito di base a Rimini, e del Centro Studi sulla cosiddetta "Linea Gialla", fondato dal C.te Gianfranco Casolari (a cui il Parco è intitolato). Durante i lavori di parziale sbancamento per la sistemazione dei velivoli sulla collina che ospita il Parco, sono infatti stati rinvenuti numerosi bossoli di vario calibro e frammenti di granate esplosive risalenti all'ultimo conflitto Mondiale che hanno spinto i curatori del Museo a studiare gli avvenimenti bellici che hanno coinvolto quel tratto di territorio. |
Nel 2019 gli Amministatori del Parco sono giunti ad un accordo con il Comune di Rimini che li autorizza ad estendere la superficie coperta fino a 4760 Mq. Nasce così il progetto di realizzare all'interno dell'aerea un villaggio turistico sul modello del "Glamping" (termine inglese unione di "Glamorous" e "Camping" che identifica un campeggio di alta qualità), dotato di bungalows di medie dimensioni, che insieme alla realizzazione di servizi accessori e al rinnovamento delle strutture già esistenti ne dovrebbe garantire il futuro, associando l'accoglienza in loco con la fruizione dell'area museale e delle bellezze paesaggistiche e storiche dell'area che la circonda. |
Il progetto di rinnovamento consta di sei settori: un'area museale (che verrà resa maggiormente fruibile); un'area residenziale; un'area per il Glamping (con bungalows e centro servizi); un'area per la ristorazione; un'area dedicata agli sport (padle e cicloturismo, con spogliatoi e bar) e un'area attrezzata per la sosta dei camper. |
*** |
La Redazione di AvioRep.it desidera ringraziare il Dott. Pier Casolari, Amministratore del "Parco Tematico & Museo dell'Aviazione", per l'assistenza fornita nella realizzazione di questo articolo. |