L'isola di Malta vanta una importante tradizione aeronautica e la sua posizione geografica la rende ideale come "ponte" tra l'Europa e l'Africa (con il vicino Medio Oriente), cosa che da sempre ne fa lo scalo ideale per i voli lungo questa direttrice. |
Lo stesso aeroporto internazionale di Luqa, che è base della compagnia di bandiera del piccolo Stato mediterraneo, la Air Malta, è anche sede di importanti ditte di manutenzione aeronautica (come la Medavia Ltd.) e, grazie al favorevole regime fiscale e legislativo di cui gode l'isola, membro dell'UE, numerose compagnie aeree sia di linea che sopratutto di voli business e aerotaxi, con il passare del tempo vi hanno spostato le proprie sedi o hanno aperto sull'isola sussidiarie locali. |
Ma la storia aeronautica di Malta vede il suo periodo più importante, e per forza di cose più tragico, durante l'ultimo conflitto mondiale. |
L'aeroporto di Ta Kali (il nome anglofono con cui era conosciuto nella RAF) esisteva come campo di volo gìà da prima della guerra, ma è dal 1939 che viene sviluppato ed adeguato alle necessità belliche, in particolare con l'adozione delle grelle metalliche che ne permetteranno l'operatività anche in caso di precipitazioni. Durante il conflitto diviene sede tra gli altri del 261° Squadron della Royal Air Force, equipaggiato con Hawker "Hurricane" e del 249° Squadron, dotato di Supermarine "Spitfire". Alla fine della guerra, nel 1945, il controllo dell'aeroporto viene passato alla Fleet Air Arm che lo mantiene fino al 1953, quando torna sotto il controllo della RAF che lo utilizza per i rischieramenti annuali dei Gloster "Meteor" e de Havilland "Vampire" degli Squadron 601, 609 e 613 della Royal Auxiliary Air Force fino alla chiusura della base e alla successiva restituzione del sedime al Governo maltese, avvenuta nel 1968. |
Il Museo oggi occupa alcune delle strutture appartenute all'aeroporto, in particolare il primo hangar che ne ha visto la nascita, e a cui se ne sono aggiunti altri due, costruiti ex-novo. L'inizio della storia del Museo può essere fatta risalire al 1974, anno in cui venne formata una associazione di appassionati e volontari il cui scopo era appunto quello di dare vita ad un museo aeronautico sull'isola. Il primo velivolo della collezione è stato lo "Spitfire" Mk. IX serial EN199. Questo velivolo, consegnato alla RAF a fine 1942, ha operato in Nord Africa durante il 1943 e, basato a Ta' Qali ha successivamente preso parte alla invasione alleata della Sicilia ("Operation Husky"), risalendo il fronte durante il 1944 e arrivando ad operare anche da Firenze. |
Tornato a Malta nel 1945 e danneggiato a Luqa da una forte burrasca che ne decreta la radiazione dal servizio, nel 1947 viene donato ai Malta Air Scouts che lo espongono al pubblico. |
Nonostante ciò lo splendido esemlpare risorge a nuova vita giusto in tempo per le celebrazioni del "VE Day" (l'anniversario della vittoria alleata e della fine delle ostilità in Europa) del 1995, che segna anche la nascita ufficiale del Malta Aviation Museum. Lo "Spit" sarà solo il primo di una lista di acquisizioni che porteranno il museo, nel corso degli anni, ad ampliare notevolmente la propria collezione e i propri spazi. |
Oggi la collezione si articola all'interno di tre hangar: quello originale, definito "Romney Exhibition Hangar", che ospita insieme a modellini in scala ed uniformi d'epoca uno splendido "Vampire" T11, un Hawker "Sea Hawk" FGA.6, un simulatore, la reception ed il Gift Shop del museo; un secondo hangar denominato "Air Battle of Malta Memorial Hangar", che ospita lo "Spitfire", un Hawker "Hurricane" IIa e, se non è impegnato altrove, un altrettanto splendido de Havilland "Tiger Moth" (serial DE730), riportato in condizioni di volo dal personale del Museo e spesso utilizzato nelle manifestazioni aeree, e una terza, nuova e spaziosa struttura, denominata "Main Exhibition Hangar". |
Sottolineiamo nell'hangar principale la presenza di due esemplari italiani, donati dalla nostra Aeronautica Militare alle Forze Armate Maltesi e da questi affidati al museo: un North American T-6G "Texan" esposto con i colori delle nostre Scuole di Volo, acquisito nel 2014, e un G-91R appartenuto al 2° Stormo di Treviso, di cui mantiene colori e codici, acquisito nel 1997. |
Tra gli altri velivoli esposti spicca, se non altro per le maggiori dimensioni, un C-47 tuttora in corso di restauro. Si tratta di uno dei due "Dakota" acquisiti dal Museo, uno dei quali non è esposto e serve come fonte di pezzi di ricambio per il secondo, che è stato acquistato da Medavia Ltd. nel 2006 e che il personale del Museo intende restaurare come DC-3 con allestimento passeggeri. |
Altri pezzi interessanti sono due Gloster "Meteor", un AB-47G donato dalle Armed Forces of Malta, giunto direttamente in volo sul sito del Museo, e un Cessna L-19E "Bird Dog" anch'esso appartenente alle AFM e con un passato "italiano" in quanto utilizzato dal nostro Esercito fino alla fine degli anni '80, basato a Viterbo come MM61-2972/EI-34. |
La passione e la dedizione degli appartenenti alla Malta Aviation Museum Foundation supera le limitate risorse del Museo e i progetti di restauro in corso d'opera o ancora da iniziare, tra cui non si può non menzionare quello che porterà nel lungo termine il Museo ad esporre un rarissimo Fairey "Swordfish", acquisito nel 2004, promettono una futura ulteriore espansione della collezione. |
Ricordiamo anche che nelle immediate vicinanza del Museo sono presenti numerosi negozi di artigianato locale che trovano posto in strutture precedentemente appartenute all'aeroporto, cosi come un parco, cosa che rende la visita al sito interessante e piacevole per tutta la famiglia. |