Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario dalla costituzione dell'Aeronautica Militare, il 6° Stormo di Ghedi ha aperto le porte lo scorso 21 Giugno ad un selezionato numero di "spotter" e rappresentanti dei media.
Come spiegato durante il briefing di presentazione dal Col. Giacomo Lacaita, Comandante dello Stormo, nell'impossibilità di poter organizzare un evento aperto al grande pubblico, dato il particolare status della base e sopratutto data la situazione attuale del reparto, impegnato nella lunga e complessa transizione dal "Tornado" allo F-35A "Lightning II", si è pensato ad una apertura limitata ai primi tra gli appassionati di aviazione, gli "spotter" appunto, affinchè attraverso le loro fotografie si potesse comunque raggiungere un pubblico più vasto e raccontare, in immagini, l'attività di quello che è uno dei reparti di punta della nostra Aeronautica Militare durante questo anno così importante per la storia dell'Arma Azzurra.
Il 6° Stormo "Alfredo Fusco" è oggi composto da tre gruppi di volo: il 102° (i "Paperi Arrabbiati", nomignolo derivante dallo stemma del Gruppo) in corso di equipaggiamento a partire dal Giugno 2022 con gli F-35A, il 154° (i "Diavoli Rossi", nome con cui per estensione è conosciuto tutto il reparto) dotato di "Tornado" IDS, e il 155° (le "Pantere Nere") equipaggiato con i "Tornado" ECR. Il compito del reparto è quello di attacco, anche con capacità nucleare, ricognizione e soppressione delle difese elettroniche del nemico, ruolo quest'ultimo affidato al 155° Gruppo, dotato della variante ECR da guerra elettronica del PA-200, che si affianca ai velivoli in versione IDS (da attacco) in carico al 154°.
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Il "Tornado", consegnato a partire dal 1982, è stato per 40 anni la spina dorsale del reparto e della capacità di attacco dell'Aeronautica Militare ma sta rapidamente raggiungendo la fine della propria vita operativa e il numero di esemplari in servizio diminuisce con la progressiva messa a terra di quelli che hanno raggiunto il limite delle ore di volo.
La totale sostituzione del modello con il nuovissimo F-35A è iniziata dal 102° Gruppo e ovviamente rappresenta una sfida, date le enormi differenze tra le due piattaforme e i profondi cambiamenti che questo comporta su tutti i piani: organizzativo, logistico e ovviamente operativo.
Le due macchine al momento convivono e lo faranno ancora per dei mesi, ovvero fino a quando non saranno completetae le consegne dei nuovi "Lightning II" per arrivare alla radiazione definitiva del "Tornado", cosa che certamente segnerà la fine di un epoca.
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L'occasione di questo "Spotter Day" è stata quindi particolarmente gradita per poter documentare questa fase di convivenza dei due modelli in seno al Reparto. Dopo il briefing di presentazione e le fotografie di rito, il nutrito gruppo di fotografi è stato quindi fatto sistemare in un'area appositamente allestita e localizzata davanti alla linea volo del 154° e 155° Gruppo per poter assistere alle operazioni di preparazione di tre "Tornado" del 155° da parte del personale tecnico per una missione di navigazione della durata di circa 90 minuti.
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Dopo l'arrivo in linea di volo del mezzo con a bordo gli equipaggi e gli ultimi controlli sui velivoli, i tre PA-200 in versione ECR (facilmente riconoscibili dalla "bocca di squalo" che adorna il muso dei velivoli delle "Pantere") si sono avviati verso il punto attesa in testata pista, dove il grupppo di fotografi è stato velocemente fatto arrivare per poterne documentare il decollo.
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Anche un quarto "Tornado" in versione IDS del 154° era già in moto nell'area degli shelters corazzati ed è decollato per primo per una missione in solitario. Dopo lo spettacolare decollo dei tre "ECR", il rumore proveniente dalla zona del 102° Gruppo annunciava la messa in moto di altri velivoli che si presentavano poco dopo lungo la taxiway parallela alla pista.
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Questi ultimi erano tre (dei primi quattro) F-35A già operativi del Gruppo (due dei quali graditissimi protagonisti della Manifestazione del Centenario, tenutasi lo scorso 16-17-18 Giugno a Pratica di Mare).
Il decollo in tempi ravvicinati dei due modelli di velivolo operativi in seno allo Stormo ha permesso di sottolinearne le profonde differenze, in termini di pulizia della linea, motori (impressionante la potenza del singolo Pratt & Whitney F-135 che spinge il "Lightning II") ed agilità.
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Per quanto l'F-35A sia un velivolo nettamente superiore sotto tutti gli aspetti, come è lecito attendersi, il gap generazionale con il PA-200A non sminuisce di una virgola il fascino di quest'ultimo, velivolo con cui la maggior parte dei presenti è cresciuto, che a suo tempo ha rappresentato a sua volta un "quantum leap" rispetto allo F-104 che ha sostituito e che nonostante gli anni resta uno dei velivoli più amati e più fotogenici.
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Dopo il decollo dei tre F-35A un nuovo trasferimento ha spostato i presenti verso la testata pista opposta, in una posizione mediana che avrebbe fatto apprezzare i successivi rientri. Dopo circa mezz'ora i tre "Lightning" si sono riportati sul cielo campo e hanno deliziato i presenti con una serie di passaggi addestrativi in formazione, a bassa e ad alta velocità sull'asse pista, incroci e virate ad alto numero di G, per poi fare spazio al rientro dei PA-200A, alcuni dei quali si sono a loro volta esibiti in passaggi bassi ad alta velocità prima di ripresentarsi all'atterraggio.
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Particolarmente gradito da tutti i presenti un passaggio finale in formazione dei tre F-35A e di uno dei "Tornado", in un ideale passaggio del testimone tra i due modelli. Dopo gli inattesi sorvoli di tre "Eurofighter" appartenenti ai "cugini" del 51° Stromo di Istrana e al termine di tutti i rientri, il gruppo dei presenti, dopo una breve sosta al bar della base per reintegrare i liquidi persi con la calura della giornata estiva, è stato riaccompagnato nell'hangar che aveva ospitato il briefing iniziale per il saluto ed il congedo da parte del personale della base.
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Il Col. Lacaita ha anticipato il suo ormai prossimo passaggio ad altro incarico con l'insediamento a fine mese di un nuovo Comandante, ma per l'occasione ha avuto il piacere di presentare un volume dedicato allo Stormo ("I Diavoli Rossi"), realizzato da Giorgio Ciarini, coadiuvato nel suo lavoro da numerosi collaboratori e con l'aiuto prezioso di tutto il personale di Ghedi, e nato da un'idea comune per un libro che una volta tanto non si soffermasse solo sui velivoli in carico allo Stormo, ma che piuttosto volesse documentare le persone, le professionalità e in una parola la "vita" della base a cui è dedicato.
Al termine del suo intervento il Comandante ha voluto sottolineare il suo augurio che l'esperienza di questo "Spotter Day", una novità assoluta per lo Stormo, possa ampliarsi e diventare con il tempo e anche dopo l'insediamento del suo successore, una bella tradizione. Noi, inutile dirlo, non possiamo che essere d'accordo.
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La Redazione di AvioRep.it desidera ringraziare il Col. Giacomo Lacaita, il 1° Lgt. Francesco Nacca e tutto il personale coinvolto del 6° Stormo per l'ospitalità e l'eccellente organizzazione dell'intero evento.
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